Montagna e ferrovia
Montagna e ferrovia, o meglio la montagna costruita intorno alla ferrovia. Questo era il mio obiettivo: cercare di amalgamare un paesaggio di montagna che avesse un senso e fosse abbastanza realistico attorno a una serie di infrastrutture che seguivano il percorso del tracciato ferroviario, cioè il ponte principale del plastico a doppio binario e quattro arcate ampie, un altro viadotto secondario e ben 5 gallerie, tutte nello spazio ristretto circa un metro lineare.
Ecco come si presentava la zona di lavoro all’inizio.
Innanzitutto ho finito la lavorazione delle infrastrutture: colorazione ed invecchiamento dei ponti, dei tunnel e dei portali.
Ho usato lo stesso colore e tecnica di lavorazione per tutto il complesso, iniziando da una mano di fondo di colore uniforme grigio caldo, lavato con tocchi di spugna di colore marrone molto diluito, fino ad ottenere il colore desiderato.
Per le pietre degli archi, sia de ponti che dei portali, ho usato un colore grigio freddo, poi lumeggiato con dei tocchi di pennello rigido usato verticalmente sporcato di colore bianco.
Per il parapetto dei ponti ho optato per particolari in muratura e ringhiera in metallo. Le parti in muratura le ho costruite con una base di forex da 1mm di spessore ricoperte da una lastra di mattoncini acquistata, preventivamente verniciata di bianco nelle fughe.
Le ringhiere in metallo le ho create con del filo di ottone da 0.5mm e 0.3mm e una lastrina di 1,5×0,5mm il tutto saldato a stagno. Verniciato con aggrappante, nero opaco e rutenio, invecchiato con color ruggine.
Per un risultato finale vissuto non vanno dimenticate colature varie e muffe create con un mix di colori nero e verde sia diluiti che lumeggiati in vari passaggi.
Finalmente ora mi posso dedicare alla montagna vera e propria, che l’ho creata con strati di polistirolo estruso incollati e modellati con filo a caldo, poi amalgamati e addolciti con dello stucco tecnico leggero.
Per le rocce ho usato uno stucco per legno, preferito al gesso in quanto ha un tempo di lavorazione molto più lungo, fino a qualche ora. Le ho verniciate con colore base grigio chiaro, macchiate a spot con giallo ocra, arancio e marrone, poi ho usato un colore nero molto diluito e infine ho lumeggiato con colore bianco fino ad ottenere il risultato voluto.
Ora è il momento di passare alla vegetazione, io ho usato la seguente tecnica a strati:
- Una mano di colore a tutto il fondale del polistirolo con sfumature di colore marrone e verde per amalgamare il fondo e preparare una base alla vegetazione.
- Uso di spugne commerciali triturate molto fini di vari colori: due tipi di verde, giallo e marrone, anche mischiate tra loro in modo da sfumare il terreno, incollate con una bella spennellata di colla vinilica.
- Aggiunta qua e la di spugnette triturate di diametro maggiore, con due tonalità di verde, usate anche per gli alberi.
- In alcuni punti, fili di erba da 2 o 5 mm posati elettrostaticamente o anche a mano in piccole zone.
- in altre zone ho usato un mix di tappeti erbosi per simulare vegetazione incolta e rigogliosa di montagna.
- Aggiunta di cespugli vari e alberelli creati con la Teloxis Aristata e aggiunta di foglioline.
Le foto che seguono mostrano il risultato finale.
Volevo dire per quanto riguarda le rocce che sono venute molte ben
ne ma se è possibile volevo vedere il tutto attraverso un video
Grazie Vito,
purtroppo non ho un video che mostra come ho fatto le rocce, ma posso dirti che ho usato uno stucco per riparare rinforzare il legno della Polyfilla, poi un po’ di fantasia per modellare e verniciare. E tanta documentazione fotografica da cui prendere spunto.
Ciao.
Ciao volevo sapere magari tramite foto,che tipo di spugnette hai usato e con che cosa le hai triturate grazie
Buongiorno Alessandro,
se intendi le spugnette usate per la vegetazione, ho usato i prodotti della Woodland Scenics, il cosidetto prodotto “Coarse turf” usati insieme al “Fine turf” disponibili in vari colori. Questi li ho usati per creare il primo strato di vegetazione.
Saluti