Trasformazione ETR 425 Vitrains
Ammetto che mi ha sempre affascinato questa elettromotrice moderna, e la versione ETR 425 Vitrains di Trenord era perfetta per il mio plastico. Ma bisogna adattarla al sistema Märklin.
Ho acquistato la versione completa di 5 elementi, codice 1084 per i 4 elementi standard e codice 1084/1 per l’elemento aggiuntivo. E’ già illuminata di serie su tutte le carrozze grazie alle basette di origine Almrose come pure la PCB della motrice sempre Almrose con attacco per decoder Plux22 e predisposizione per un eventuale altoparlante. Per farla girare sul mio plastico, occorre trasformarla per il sistema a 3 rotaie Märklin. Ci sono tre semplici passaggi da eseguire:
- Aggiunta del pattino centrale: Il veicolo è già predisposto per l’aggiunto di un pattino nel secondo carrello senza trazione della motrice. Io ho usato il pattino Brawa Silencio, perfetto per questo carrello. Infatti la predisposizione del pattino prevede lo scasso per la basetta del pattino e un foro centrale per la vite di fissaggio, fornita insieme al pattino su indicato. Per nascondere completamente il filo che va alla motrice, ho praticato un forellino nel carrello in prossimità del punto della saldatura, come si vede dalla freccia nella foto.
- Modifica dei contatti alle ruote: Ora bisogna cambiare i fili dei contatti che provengono dalle ruote: sulla PCB della motrice il filo nero va dissaldato e saldato insieme al filo verde in modo che tutte le ruote siano collegate insieme e prendano corrente da entrambe le rotaie esterne. Lo stesso andrà fatto anche sull’altra carrozza di testa non motorizzata, altrimenti si rischia il cortocircuito. Il filo proveniente dal pattino, va invece saldato al posto del filo nero sulla carrozza motrice.
- Installazione del decoder: Per ultima cosa bisogna aggiungere un decoder (la mia versione ne era priva). Ho optato per un decoder senza sound della ESU, il LokPilot in versione M4, cioè compatibile con il sistema MFX della Märklin. E’ un decoder multi-protocollo molto completo, compatibile MFX, DCC, MM e analogico AC e DC.
Ecco fatto! Si può effettuare una prova che tutto funzioni, anche solo con la motrice, che è l’unica che dispone di entrambi i carrelli e dove è stato messo il pattino. Posizionata sui binari per la prima volta, viene immediatamente riconosciuta dalla Central Station della Märklin col protocollo MFX e pronta per il primo giro di prova. Apparentemente tutto funziona bene, ma quando vado ad aggiungerci gli altri 4 elementi iniziano i problemi, che vado ad elencare qui sotto:
- Nelle salite il treno slitta, sia in trazione che in spinta
- Nelle curve i carrelli sviano e il treno deraglia
- In alcuni scambi il treno provoca un corto circuito
Vediamo come ho risolto questi tre problemi:
Nelle salite il treno slitta, sia in trazione che in spinta
La carrozza motorizzata ha un solo carrello di trazione, quindi 4 ruote in trazione di cui solo 2 con anelli in gomma di aderenza, tutti e due sullo stesso assale, l’altro viene usato per prendere contatto dalle rotaie. Nella maggior parte dei casi, nei plastici in piano, senza pendenze, questo è sufficiente per una trazione ottimale, ma nel caso di pendenze, anche non troppo ripide, e con l’aggiunta del quinto elemento, il treno slitta e si blocca. Evidentemente la Vitrains è a conoscenza di questo problema perché nella confezione è fortunatamente incluso un ulteriore assale con anelli di aderenza da sostituire all’assale motore senza anelli di aderenza. L’ho sostituito e con 4 anelli di aderenza il problema è scomparso, il treno non ha nessun problema ad affrontare le salite.
In questo modo ho rinunciato a due ruote che prendono contatto dalle rotaie ma non è un grosso problema perché il convoglio prende corrente dall’altro carrello della motrice e dal carrello dell’altro elemento di testa. La situazione è sicuramente migliorabile in quanto i carrelli delle unità centrali non sono dotati di prese di contatto sulle ruote, ma come vedremo dopo, anche questo l’ho migliorato.
Nelle curve i carrelli sviano e il treno deraglia
Durante le prime prove di funzionamento su plastico ho riscontrato questo problema molto fastidioso soprattutto perché si verifica spesso, quasi in ogni curva con raggi standard. Ho cercato di analizzare dettagliatamente il problema e sono arrivato alla conclusione che i problemi erano di due tipi:
- Problema sui binari in curva tipo C della Märklin con raggi da R2 a R5: non essendo dotati di lamelle di giunzione, se non sono perfettamente allineati, le piccole ruotine del treno si impuntano e sviano tra le giunzioni della rotaia esterna (si veda la foto nel punto della freccia). Ho risolto il problema allineando millimetricamente le rotaie con pinzetta, lima o carta abrasiva.
- I carrelli centrali dotati di soffietto, alcune volte, dopo la curva non rientrano in posizione dritta ma si bloccano curvati. Dopo vari tentativi ho notato che questo problema persiste solo quando la motrice è in trazione, cioè è il primo elemento del treno, mentre quando la motrice è in spinta (in fondo al treno) questo non succede. Non ho ancora definito bene il problema ma evidentemente è un problema costruttivo, infatti quando la motrice spinge, gli elementi sono compressi e questo agevola il movimento nelle giunzioni dei carrelli, che sono dotati di molla sono da una parte. Per il momento ho risolto parzialmente il problema facendo girare il convoglio con motrice in spinta in quanto non ho necessità di inversione di direzione.
In alcuni scambi il treno provoca un corto circuito
Il problema dei corti circuiti sugli scambi, si verifica solo in alcuni scambi Inglesi doppi lunghi tipo K, mentre sugli scambi di tipo C non ci sono problemi.
La foto mostra bene qual’è il problema evidenziato dalla freccia. Un assale è posizionato sul punto di contatto con le lamelle centrali che toccandole provoca il cortocircuito. Le ruote dell’ETR 425 Vitrains, così come tutte le altre versioni, sono dotate di ruotine dal diametro molto piccolo e di una rientranza interna con un canalino per le lamelle di presa corrente dalle rotaie, ed è proprio questa che va a toccare i punti di contatto centrali più alti degli scambi. Per risolvere il problema, la soluzione più semplice è abbassare leggermente questi punti, basta 1 decimo di millimetro, che non compromette il contatto del pattino. Si può ottenere facilmente con un Dremel, con la raccomandazione di stare leggeri e provare più volte per non rischiare di fresare troppo.
Miglioramenti
Finalmente, risolti tutti i problemi ed eseguito parecchie prove di funzionamento provando tutti i tracciati del plastico senza conseguenze, mi sono dedicato ad un miglioramento che risolve un piccolo problema, almeno sul mio plastico:
L’aggiunta di prese di corrente dai binari nei carrelli che ne erano sprovvisti.
Premetto che la corrente dalle ruote era più che sufficiente per un corretto viaggiare senza interruzioni, d’altronde il sistema Märklin raddoppia di fatto i contatti avendo entrambe le rotaie esterne collegate allo stesso filo.
Il mio plastico usa molto i binari di contatto permanenti per segnalare la presenza del treno in quel punto, e siccome alcuni di questi contatti sono abbastanza corti, segnalavano un’interruzione momentanea al passaggio del treno perché la distanza tra gli assali del treno che prendono corrente era maggiore della lunghezza stessa di alcuni binari di contatto. Lo schema sotto fa capire meglio:
Originale:
XX___xx___xx___xx___XX___oo
Modificato:
XX___XX___XX___XX___XX__oo
Legenda:
___ = carrozze
XX = Carrelli con presa corrente binario
xx = Carrelli senza presa corrente binario
oo = Carrelli con cerchi di aderenza
Nello schema modificato tutti i carrelli prendono corrente e i binari di contatto mi segnalano la presenza del treno sempre e in modo molto più sicuro.
Per creare le lamelle ho usato del filo di Nickel Silver di 0,35 mm che avevo già in casa curvato e posizionato sfruttando le tacche già presenti nei carrelli isolati. Ci ho saldato un filo che ho collegato al connettore delle carrozze, identificato come filo grigio, che è quello che porta alla motrice la corrente prelevata dalle rotaie.
Raccomandazioni
Occorre avere molta attenzione nel manipolare ed aprire i convogli perché non sempre è un’operazione agevole ed alcuni pezzi possono essere fragili. Naturalmente tutti gli aggiuntivi che vengono forniti a parte sono da montare dopo tutte queste operazioni, solo dopo aver testato il buon funzionamento e solo dopo essere sicuri di non dovere più aprire i convogli, se non per manutenzione straordinaria nel tempo.
Non ho trovato agevole attaccare e staccare i convogli soprattutto per la presenza del connettore dei fili perché scomodo e fragile.
Non è stato neppure facile smontare le carrozzerie, sopratutto quelle di testa perché, non menzionato nelle istruzioni, hanno anche un paio di gancetti da staccare alle estremità della cassa e specialmente nella motrice sono nascosti dal soffietto.
Il Video