Le gallerie Querciola e Pianorso

Lungo la linea di parata a doppio binario si incontra la galleria Pianorso lunga ben 3280 metri e di fianco ad essa, poco più avanti, sulla linea locale ad un binario si entra nella galleria di Querciola, anch’essa molto lunga, ben 2560 metri. Tutto questo ovviamente nella finzione, ma i treni che entrano in queste due gallerie percorrono davvero un lungo percorso prima di rivedere la luce.

Il tratto scoperto di linea tra le due gallerie è lungo poco più di un metro in scala H0, ed è su questo che mi sono concentrato negli ultimi mesi di lavoro al plastico. Il percorso è ricco di opere murarie cha vanno dalla costruzione dei due portali in muratura ai vari muri di contenimento di cui il più lungo, in cemento armato, è presente su tutto il percorso.

La foto sotto mostra tutte le opere murarie costruite con il Depron di spessore 6 millimetri, già incise in parte con i mattoni e in parte con il cemento armato, per dare un po’ di movimento e meno monotonia a questo lungo tratto di muro. Nella foto sono ancora grezze e solo appoggiate per verificare il corretto posizionamento e precisione prima del fissaggio.

Successivamente mi sono dedicato alla preparazione dei tunnel interni di entrambe le gallerie. Sono ricavati da lastre di polistirolo spesso 5 centimetri dove ho ritagliato il bordo della galleria con del filo a caldo, ho poi incollati i vari pezzi tra di loro fino alla lunghezza necessaria per dare profondità. L’interno della galleria a singolo binario l’ho ricavato dallo sfrido della galleria a doppio binario in modo da sprecare il minor materiale possibile. Entrambi i pezzi li ho lavorati all’interno rivestendoli con un sottile strato di stucco leggero, poi scartavetrato con con grana molto fine, senza preoccuparsi di lisciarlo alla perfezione, anzi, qualche imperfezione di superficie è sicuramente più realistica, trattandosi di gallerie molto vecchie.

La fase successiva a cui ho lavorato è la verniciatura. L’obiettivo era ottenere un tasso di invecchiamento e sporcata abbastanza accentuato volendo ricreare dei portali e muri di vecchia data. Vari tipi di sporco, colate accentuate e muschi sarebbero stati ben presenti. Nella foto sotto si vedono anche altri muretti alla base della stazione dove metterò la staccionata.

Ho chiuso tutto con pezzi di polistirolo ritagliati e sagomati con filo a caldo.

Poi ho aggiunto alcune rocce create con dello stucco per legno.

Sono passato a verniciare la base del terreno con colore marrone simile al terriccio senza preoccuparmi troppo dell’aspetto perché sarebbe stato ricoperto successivamente dal terreno sovrastante. Le rocce le ho colorate con la solita tecnica a tre strati: colore di base uniforme grigio/beige, colatura molto liquida di colore marrone molto scuro e passaggio con la tecnica del pennello a secco di colore bianco/avorio.

Usando la colla vinilica ho incollato un primo strato di terriccio molto fine di due sfumature di colore in modo non troppo uniforme, accompagnate da spugna triturata fine di colore verde in due tonalità mischiate assieme per dare un primo strato di erbetta bassa.
Ho aggiunto anche alcuni particolari, come una doppia canalina passacavi lungo tutto il percorso del muro di contenimento e il marciapiede in prossimità del muro. Tutto creato con del cartoncino di vari spessori tagliato a misura e verniciato.

Un secondo strato di erba più alta e incolta insieme ad alcuni cespuglietti completano l’aspetto del terreno.

Infine, in prossimità dell’entrata della galleria Querciola ho messo un segnale luminoso FS assemblato partendo da materiale fotoinciso, sempre in fotoincisione anche la rete parasassi posta sopra il portale a protezione della ferrovia. Poi ho autocostruito un gabbiotto del telefono di linea a costo praticamente zero usando del cartoncino e dei pezzetti di forex che avevo in casa.

Ora alcune foto dell’aspetto finale della galleria Querciola.

2 commenti
  1. Andrea
    Andrea dice:

    >Buonasera

    complimenti per la bravura nella costruzione di tutto il plastico. Volevo chiedere come hai colorato le fughe delle pietre in bianco rendendole così veritiere. Sto cercando di ricreare portali
    ispirandomi al tuo lavoro. Grazie. Saluti

    Rispondi
    • Guido
      Guido dice:

      Ciao e grazie,
      Ho iniziato dando una prima mano uniforme di grigio molto chiaro (che è quello delle fughe), poi con una spugnetta fine ho tamponato leggermente e più volte con colori scuri fino ad ottenere il colore dei mattoni desiderato, stando attento a non toccare le fughe.
      Saluti
      Guido

      Rispondi

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