Invecchiamento dei binari

Invecchiamento dei binari

L’invecchiamento dei binari l’ho effettuato ad aerografo con una vernice color ruggine rotaie della Puravest con aggiunta di un po’ di rosso ossido per schiarirla leggermente. La verniciatura l’ho effettuata esclusivamente su binari di tipo K, perciò questa volta, a differenza del mio primo plastico (che avevo usato binari tipo C), ho scelto di effettuare la verniciatura prima della posa della massicciata e non dopo, per un effetto che ritengo più realistico e la possibilità di usare più colori di ballast, anche mischiati tra loro, come spesso si vede anche al vero.

Copertura per invecchiamento binari con aerografoLa fase più lunga (e noiosa) è stata la preparazione alla verniciatura avendo dovuto coprire con dei teli di plastica tutto ciò che non si doveva verniciare, compreso il fondale. Ho verniciato dei pezzi alla volta, quindi ho dovuto coprire e scoprire più volte le varie zone da verniciare.

Invecchiamento dei binari con aerografoLe prime due foto mostrano una zona delle linee di parata prima e dopo la verniciatura.

Dopo il color ruggine ho dato un’altra spruzzata, sempre con aerografo, di color nero al centro delle rotaie, con aerografo posizionato verticalmente, per scurire un po’ le traversine.

Nella foto successiva l’entrata est della stazione dopo l’invecchiamento delle rotaie, con i segnali luminosi messi in posizione (da finire e verniciare) e alcuni particolari in fase di allestimento. La pulizia del fungo superiore e dei contatti centrali l’ho effettuata con diluente antisiliconico.

Invecchiamento binari stazione

2 commenti
  1. Fabio
    Fabio dice:

    Complimenti Guido. Sbalorditivo! Un Capolavoro!!

    (forse ripenso a vendere tutti i binari Marklin K che ho comprato nel corso degli anni; per il fatto che non sopporto proprio tutti quei dentini che compongono la ‘terza rotaia’, e negli scambi tutti quei spuntoni che si innalzano sono inguardabili! anche se lei Guido, li ha resi davvero accettabili, anzi, molto più che accettabili!! Chissà, forse, mettendo la ghiaia in maniera certosina a livello da dove si ergono i denti, si possono rendere ancor più accettabili, da un punto di vista modellistico, perché a livello di funzionalità, Maerklin non la batte proprio nessuno! Come lei Guido, che ha fatto un plastico strabiliante!!! )
    Bravo davvero!!

    Cordiali saluti.
    Fabio

    Rispondi
    • Guido
      Guido dice:

      Grazie Fabio!
      Se non digerisci i puntini della “terza rotaia” allora non hai alternative: usa il sistema a due rotaie, perché nascondere i puntini è praticamente impossibile anche se si possono parzialmente mascherare con verniciatura e massicciata, ma negli scambi sono veramente intrusivi. Questo è il prezzo da pagare per una maggiore affidabilità di funzionamento.
      Grazie per avermi scritto e spero tu possa trovare presto una soluzione soddisfacente.
      Saluti
      Guido

      Rispondi

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