Si accendono le luci

Finalmente posso dire che si accendono le luci nel plastico ferroviario Buzzaceto, infatti è giunto il momento di dedicarsi all’illuminazione della stazione: questo significa illuminare le banchine con l’installazione di una ventina di lampioni a cetra, anch’essi tipici FS, poi illuminare l’interno della stazione e di ogni altro edificio. Non potevano mancare un paio di torri faro con 4 led ciascuna per illuminare la zona merci della stazione.

Come per i segnali luminosi, anche questi li ho costruiti partendo da kit in fotoincisione metallica e tondini di ottone, li ho dovuti assemblare con saldature a stagno, pulire e verniciare ad aerografo.

Le foto sotto mostrano il risultato finale in notturna, scattate senza luci aggiuntive esterne.

Si accendono le luci in stazione

Si accendono le luci in stazione

Si accendono le luci in stazione

Si accendono le luci in stazione

Si accendono le luci in stazione

Si accendono le luci in stazione

Si accendono le luci in stazione - aln668

Si accendono le luci in stazione - aln668

10 commenti
  1. Renato
    Renato dice:

    Come sempre lavori molto belli e accurati complimenti ,devo essere sincero sul mio plastico c’è tanto Buzzaceto ,siccome non sono molto esperto ……..????????????????

    Rispondi
      • Renato
        Renato dice:

        Ciao Guido scusa se ogni tanto ti chiedo delucidazioni ,volevo sapere le lampade a cetra a che distanza le hai posizionate l’una dall’altra ? E poi se potevo mandarti qualche foto del mio plastico, sia per critiche e per consigli, se si come posso mandartele?

        Rispondi
        • Guido
          Guido dice:

          Ciao Renato, Ora non sono a casa, ma le lampade a cetra, se ben ricordo, sono posizionate ad una distanza di 15 cm. l’una dall’altra.
          Per il resto, mandami un messaggio tramite la pagina Informazioni così ti risponderò in privato.
          Saluti

          Rispondi
  2. Doriano Gulli
    Doriano Gulli dice:

    Buonasera, chiedo cortesemente lo schema per collegare i lampioncini della stazione, ne ho 18 da collegare su tre file da 6 che ritengo di dover collegare in parallelo ed i 6 in serie ovviamente se è giusto, ma con quale trasformatore. i lampioncini sono Brawa da 16 V parte in led e parte con lampadina.

    Rispondi
    • Guido
      Guido dice:

      Innanzitutto ti consiglio di tenere separati i lampioni con lampadina da quelli a led. Non conosco i Brawa ma so che i led necessitano di una resistenza per abbassare il voltaggio, sempre che i tuoi lampioni non l’abbiano già integrata. Comunque giusto collegarli in parallelo e per il trasformatore trovane uno che eroghi 16V in corrente alternata. Saluti

      Rispondi
  3. Vincenzo
    Vincenzo dice:

    Buongiorno, sono un principiante di questo mondo e sto ultimando il mio plastico. Non capisco che trasformatore usare per 20 lampioni 3v. Potete suggerirmi cosa è dove acquistarlo?
    Saluti Vincenzo

    Rispondi
    • Guido
      Guido dice:

      Buongiorno Vincenzo,
      Se i tuoi lampioni sono a led puoi usare un semplicissimo alimentatore 3v dc (corrente continua).
      Per 20 lampioni 1Ampere è più che sufficiente, oppure un alimentatore da 12v dc con le opportune resistenze su ogni led. Facendo una ricerca veloce, ad esempio su Amazon, come “alimentatore 3v” trovi alimentatori dc universali con voltaggio regolabile.
      Saluti

      Rispondi
  4. Marco Pellegrini
    Marco Pellegrini dice:

    Salve Guido ti faccio i complimenti per la tua opera veramente molto ben eseguita e che ben riproduce la realtà ferroviaria italiana, e proprio in virtù di quest’ultimo aspetto però vorrei farti un’osservazione/curiosità: Come mai hai preferito il sistema d’alimentazione a 3 rotaie rispetto a quello a 2 che offre una gamma di rotabili italiani senz’altro più vasta?

    Rispondi
    • Guido
      Guido dice:

      Innanzitutto ti ringrazio Marco,
      La domanda è lecita e prima di costruire questo plastico anch’io mi sono posto il dilemma 2 o 3 rotaie. Ebbene, io sono nato con il sistema a tre rotaie Marklin, lo conosco, avevo già materiale (parecchio) dal mio plastico precedente, poi aggiungici una sfida e voler fare qualcosa di diverso e originale, infatti sono pochi i plastici con sistema a tre rotaie ambientati completamente in stile italiano. E non mi sono pentito della scelta!
      Saluti

      Rispondi

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *