In viaggio sul Plastico Ferroviario Buzzaceto

Con questo video “In Viaggio” creato prevalentemente con telecamera in movimento sui binari, ho voluto girare riprese da un punto di vista diverso, come se noi stessi fossimo alla guida del treno, semplici passeggeri o in attesa di salirci, oppure spettatori magicamente rimpiccioliti e proiettati dentro al plastico. Ad enfatizzare questo aspetto tutti i “rumori” dei treni sono reali. 

Per chi ha un collegamento a Internet veloce consiglio una visualizzazione a 720p a tutto schermo.

Buona visione.

4 commenti
  1. luciano
    luciano dice:

    Qualche umile domanda da parte di un ignorante sul tuo magnifico plastico:
    – il sistema Maerklin quand’ero piccolo aveva un trinario, tre rotaie, per funzionare. Adesso vedo quelle strane sporgenze sopra il centro di ogni traversa: hanno la stessa funzione della terza rotaia così poco realistica? Quale?
    – sarebbe possibile captare l’energia elettrica dalla catenaria, ora puramente decorativa? Ovviamente una catenaria diversa da quella che vedo?
    – perché i binari affiancati sono così distanziati, troppo rispetto alla realtà di linee a velocità ordinaria?
    – nonostante l’assetto sia decisamente migliore rispetto a tanti plastici, è così difficile assicurare la planarità del binario? Assieme all’ottimo controllo della dinamica della velocità consentirebbe un realismo più che notevole
    – sarebbe possibile inclinare il binario in curva? Per come la vedo direi di no, ma sarebbe un particolare che donerebbe realismo.
    Grazie e complimenti.

    Luciano

    Rispondi
    • Guido
      Guido dice:

      Grazie mille Luciano,
      Il terzo binario Marklin ora è stato sostituito da dei piccoli puntini al centro della rotaia, molto meno invasivi ma hanno la stessa funzione di dare contatto al pattino centrale.
      Con il sistema digitale ora la catenaria è superflua e, nel mio caso, solo decorativa, mentre col funzionamento in analogico è ancora utile per far girare due treni indipendenti contemporaneamente sullo stesso tratto.
      L’interbinario è maggiore rispetto alla realtà per evitare contatti tra le carrozze lunghe in quanto le curve sono più strette che nella realtà.
      L’inclinazione dei binari in curva in scala H0 è abbastanza problematica soprattutto nelle curve più strette, io l’ho fatto solo in un paio di curve molto larghe.
      Saluti
      Guido

      Rispondi
  2. luciano
    luciano dice:

    Approfitto della tua liberalità per farti qualche altra domanda che mi tiro dietro da anni e che il tuo fantastico plastico ha riattivato.

    – Col controllo digitale ora sono possibili almeno teoricamente modulazioni inimmaginabili quando cercavo di far funzionare decentemente il mio trenino Lima. P.e. regolare la velocità in base alle caratteristiche del locomotore reale o alla presenza di curve più o meno strette o di scambi. Ho visto che riesci a muovere i treni con progressione della velocità molto realistica, però mi è sfuggita una modulazione in base alla locomotiva e alla linea: ancora troppo difficile?
    – Come ottieni i suoni? Sono soltanto nel filmato oppure provengono dai treni? E come? So che nei modelli in scala maggiore i suoni sono riprodotti dal vero (un modellista professionista mi ha riferito che in Svizzera conservano un esemplare del Coccodrillo anche per offrire la possibilità di registrare il rumore tipico di funzionamento, cosa evidentemente chiesta più volte).
    – Certo, talora il tuo plastico ha curve strette e non puoi far circolari due treni nel distanziamento tipico di binari che nella realtà hanno un raggio di curvatura assai più ampio; ma in rettilineo si potrebbe, come inventarsi un motivo plausibile per allontanare i binari nelle curve (le ferrovie liguri offrono un ottimo esempio): il problema è che un plastico, tanto più se ben congegnato (penso a come hai trattato il ballast) è eccessivamente complicato da modificare?
    – E’ più bello costruire il plastico o godersi i treni che corrono? Vedendo i filmati in HD viene addirittura da pensare che sono meglio che guardare dal vivo: arrivi dappertutto a cogliere ogni dettaglio.
    – mi consigli qualche sito di plastici che ritieni di riferimento?
    Molte grazie, Guido.
    Ciao
    Luciano

    Rispondi
    • Guido
      Guido dice:

      Rispondo alle tue domande:
      Modulazioni inimmaginabili esistono ancora solo teoricamente, in pratica non esiste la perfezione.
      I suoni del filmato sono presi dal vero, aggiunti in post-produzione.
      La posa del ballast è invasiva e non è più modificabile.
      Una soddisfazione è costruire il plastico e il bello è vedere e comandare i treni.
      Puoi trovare dei link cliccando qui.

      Rispondi

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