Treno storico Svizzero con in testa la Re 4/4 I di SBB (Märklin) finalmente in movimento con una breve clip sul Plastico Ferroviario Buzzaceto.
Continua a leggereOggi ha fatto l’ecologista (si fa per dire). Mi sono dedicato al rimboscamento del plastico avendo piantato un centinaio di alberi. Alberi semplici, creati con la famosa Teloxis Aristata.
Continua a leggereHo fatto di tutto per ritardare la posa della catenaria. Non ero pronto psicologicamente ad affrontare questa ardua impresa, almeno per come me la immaginavo io, sia per la difficoltà della posa in alcuni punti ardui da raggiungere, sia per la scelta dei materiali e la tecnica che avevo in mente di usare.
Continua a leggereNasce “CAMPO” la nuova stazione locale che ancora mancava al plastico. Una stazione fondamentale per la circolazione dei treni che serve la linea a binario singolo non elettrificata.
Continua a leggereLa tecnica delle rocce con gesso alabastrino l’ho usata in prossimità della piccola stazione locale in costruzione. Essa infatti è circondata da alte rocce verticali resesi necessarie per mancanza di spazio (come spesso accade nei nostri plastici).
Continua a leggereAmmetto che mi ha sempre affascinato questa elettromotrice moderna, e la versione ETR 425 Trenord della Vitrains era perfetta per il mio plastico. Ho acquistato la versione completa di 5 elementi, codice 1084 per i 4 elementi standard e codice 1084/1 per l’elemento aggiuntivo.
Continua a leggereQuesto video che mostra come ho costruito la massicciata realistica su binario Märklin tipo K sul mio Plastico Ferroviario Buzzaceto.
Continua a leggereContinuano i lavori sulla linea di parata a doppio binario che consiste di due tratti distinti: il ponte principale e la sottostante linea.
Continua a leggereMontagna e ferrovia, o meglio la montagna costruita intorno alla ferrovia. Questo era il mio obiettivo: cercare di amalgamare un paesaggio di montagna che avesse un senso e fosse abbastanza realistico attorno a una serie di infrastrutture che seguivano il percorso del tracciato ferroviario, cioè il ponte principale del plastico a doppio binario e quattro arcate ampie, un altro viadotto secondario e ben 5 gallerie, tutte nello spazio ristretto circa un metro lineare.
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